C’è lo spirito di un gruppo sbocciato all’improvviso alla base della nuova storica pagina di sport isolano di cui si sta rendendo protagonista, ancora una volta, la Dinamo Sassari Banco di Sardegna. Due sere fa la formazione di coach Gianmarco Pozzecco ha vinto il primo round della finale di Fiba Europe Cup contro i tedeschi del Wurzburg per 89-84. Ma soprattutto i biancoblu, che l’1 maggio ricambieranno la visita e sperano di alzare al cielo il primo trofeo europeo, hanno dato prova di una determinazione, di una unità, di un’anima e di un talento che hanno riportato il pubblico del PalaSerradimigni indietro di qualche anno.

La Dinamo può contare dalla sua parte sull’energia di un Rashawn Thomas incontenibile, autore di punti, rimbalzi, stoppate e recuperi senza soluzione di continuità. La Sassari può fare anche affidamento sul coraggio di Marco Spissu, che viene dal vivaio ed è un uomo squadra, con la sua tripla scagliata da quasi dieci metri in un momento cruciale del match. Il Banco che si diverte come un tempo ha poi l’agonismo di Achille Polonara, l’ex nemico che si è fatto idolo, che tira dal perimetro, va a canestro, spazzola i tabelloni e carica l’ambiente.

Senza contare poi tutti gli altri giocatori. Ma soprattutto, la Dinamo Sassari, che non perde da dodici partite tra campionato e coppa, ha l’entusiasmo e l’ambizione di Gianmarco Pozzecco. Da scommessa azzardata, attribuita in toto al presidente Stefano Sardara da un ambiente provato dopo quattro stagioni non esaltanti, ad artefice di una metamorfosi che ha fatto ricredere anche i più scettici.

La sua cura ha rimesso in carreggiata la Dinamo, che ora “vede” la coppa e “intravede” i playoff scudetto. Tutto è ancora da conquistare, ma l’entusiasmo si fa sentire dentro e fuori il parquet.