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Christian Solinas ha una settimana di tempo per riempire le sette caselle della Giunta rimaste ancora vuote. Sette giorni per “fare le dovute valutazioni rispetto ai curricula pervenuti e ad alcuni equilibri interni della maggioranza”. Si tratta di individuare entro martedì 16 aprile, data della prossima seduta consiliare, gli assessori a Lavori pubblici, Cultura, Affari generali, Agricoltura, Trasporti, Urbanistica, Industria. Il governatore ha già sottolineato la necessità di “dare rappresentanza a tutte le forze politiche che hanno contribuito al successo elettorale”.

Comprese le più piccole come Sardegna Civica-Fortza Paris, che prevedibilmente avranno una delega. I Riformatori dovrebbero prendere i Lavori pubblici con Franco Meloni o Roberto Frongia, la Cultura dovrebbe andare all’Udc di Giorgio Oppi con Andrea Biancareddu, l’Agricoltura a Daria Inzaina della Lega e gli Affari generali a Giorgio Todde, sempre della Lega. Questi i quattro assessorati sui quali si può ragionare con minor margine di errore. Meno chiari gli scenari sugli altri tre.

Se il presidente terrà davvero conto dei partiti minori, potrebbe “consegnare” i Trasporti nelle mani dell’accoppiata Sardegna Civica-Fortza Paris, indicando però una persona di sua fiducia e con la competenza adatta ad affrontare le questioni delicate della continuità aerea e marittima. Il nome giusto potrebbe essere quello della direttrice generale dell’assessorato Gabriella Massidda. All’Industria dovrebbe approdare Sardegna 20Venti, ma il movimento fondato da Stefano Tunis, almeno nella sua organizzazione all’interno del Consiglio regionale, sembra avere qualche problema. Lo stesso Tunis, infatti, si è iscritto al gruppo Misto. Ma da subito i due consiglieri Domenico Gallus e Pietro Moro sono entrati in rotta di collisione con Tunis proprio sulla paternità della scelta dell’assessore espresso dal movimento.

“Il ruolo di Sardegna 20Venti nella squadra di governo è garantito ed è all’attenzione del presidente – ha spiegato Tunis – il movimento ha preso cinquemila voti e continua a riscuotere l’interesse dei tanti, convinti che si possa amministrare la Regione e le città importanti pur senza appartenere ad alcun gruppo di potere”. Da parte sua, Domenico Gallus annuncia: “dobbiamo incontrarci con Sardegna 20Venti e decidere se possiamo avere un futuro”. Ad ogni modo, non è escluso che lo stesso Stefano Tunis possa diventare il responsabile dell’Industria. “Sono a disposizione del presidente”, ha detto. In questo caso le donne in Giunta sarebbero tre. Necessariamente, quindi, una donna dovrebbe approdare all’Urbanistica, delega alla quale pareva destinato il sardista Quirico Sanna.