“Spero che le donne in Giunta siano sei, ho chiesto ai partiti di fare un’ulteriore riflessione sui nomi che mi forniranno, spero che si riesca. Il minimo comunque sarà quello previsto dalla legge, cioè quattro”. Così il governatore Christian Solinas che entro martedì prossimo dovrebbe completare la squadra di governo: a una donna, Alessandra Zedda (Fi), è già stata assegnata la delega al Lavoro; altre tre devono essere ancora nominate.
Tuttavia, ha ammesso il presidente della Regione, “registro e mi rendo conto che esiste una difficoltà oggettiva all’interno dei partiti nel selezionare e proporre profili politici femminili. Su questo dovremmo impegnarci tutti come forze politiche, prima ancora che come amministratori, a creare le condizioni affinché le donne possano impegnarsi sempre più nella vita pubblica della Regione e dei partiti stessi”.
Infatti, ha aggiunto, “solo da un percorso di partecipazione e formazione all’interno dei partiti si può alimentare una classe dirigente immediatamente spendibile tutte le volte che ci sono incarichi da attribuire”. Guardando, invece, il sistema Regione a livello complessivo, Solinas fa notare che “il tema delle donne sta diventando preponderante nei ruoli di vertice delle aziende sanitarie, enti e agenzie dove sempre più donne ricoprono ruoli apicali”.
In attesa di completare la Giunta, l’attività amministrativa non si ferma. “Abbiamo convocato le elezioni amministrative – ha ricordato il presidente della Regione Christian Solinas – e differito il termine per le elezioni provinciali perché intendiamo metter mano a una riforma complessiva del sistema degli enti locali”. L’ultima, infatti, “ha creato solo una grande confusione, con una proliferazione di enti intermedi come unioni di comuni senza competenze e risorse ben definite, mentre nella nostra idea c’è quella di valorizzare il ruolo delle autonomie locali”. Obiettivo della Giunta sarà quello di “ripristinare elettivamente un unico ente intermedio tra Regione e Comune”. Altro tema già affrontato in campagna elettorale riguarda “la ridefinizione dell’assetto burocratico della Regione”.
Come? “Con la modifica della legge 1 del 1977 sull’organizzazione amministrativa della Regione e sulle competenze della Giunta, della presidenza e degli assessorati regionali, e della 31 del 1998 sull’organizzazione degli uffici della Regione”. In particolare, ha annunciato il governatore, “proporrò alla Giunta un testo non appena saranno insediate le commissioni in modo tale che possano essere assegnati alla prima commissione i disegni di riforma sia della 1 che della 31”. Tra le altre cose, poi, “lavoreremo anche, appena possibile, sulla legge urbanistica e la revisione del piano paesaggistico, con l’obiettivo di trovare un nuovo punto di equilibrio tra urbanistica e ambiente”.