L’impresa messa a segno ieri sera dalla Dinamo Sassari Banco di Sardegna, capace di espugnare il Mediolanum Forum contro l’Olimpia Milano capolista incontrastata del campionato e strapazzata per 93-79, accresce le ambizioni della banda di coach Gianmarco Pozzecco di raggiungere i play off. L’ottavo posto dista appena due lunghezze, il quarto solo quattro punti. Ma soprattutto la Dinamo, dopo il lungo periodo di appannamento che ha avuto come epicentro l’infortunio di Scott Bamforth e le dimissioni dell’allenatore Vincenzo Esposito, sembra aver trovato un eccellente spirito di gruppo.
La primavera del Banco prosegue, dunque, e mercoledì arriva un altro passaggio cruciale: per la prima volta nella sua storia Sassari disputerà la semifinale di una competizione continentale. Alle 18.45 sarà di scena sul campo degli israeliani dell’Hapoel Holon. I biancoblu ci arrivano nelle migliori condizioni fisiche e mentali, dopo una striscia di vittorie che tra campionato e coppa va avanti da oltre un mese. Protagonista assoluto della gara di ieri e della metamorfosi del Banco griffato da Gianmarco Pozzecco è il centro Jack Cooley. Autore a Milano di 27 punti e 11 rimbalzi, si è perfettamente integrato nel sistema di gioco della “mosca atomica” e si è rigenerato dopo la flessione di inizio anno. Accanto a lui le certezze si chiamano Jaime Smith, Dishawn Pierre e Rashawn Thomas, mentre crescono gli italiani, da Achille Polonara a Marco Spissu passando per Stefano Gentile.
Senza trascurare l’innesto di Tyrus McGee e l’apporto della panchina. “Abbiamo giocato una partita perfetta non solo sul piano tattico e tecnico, ma per lo spirito di condivisione e di squadra – dice Pozzecco – Questi ragazzi hanno un’anima e un cuore enormi. Immaginavo che Milano avesse preparato la partita per arginare Cooley – confessa – ma il ragazzo in questo momento è incontenibile”. E poi “vedo grande spirito di sacrificio da parte di tutti e il piacere di passarsi la palla è una delle grandi chiavi di questo gioco. Questa vittoria è un segnale importante, ma viviamo alla giornata – conclude – siamo cresciuti in modo esponenziale e vogliamo vedere quanti margini di crescita abbiamo ancora”.