Al via a Nuoro la sperimentazione contro la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una malattia molto diffusa, che colpisce 2milioni e mezzo di italiani e per l’Oms è la terza causa di morte al mondo.

Per sconfiggerla il Distretto Socio Sanitario di Nuoro avvierà entro la prossima settimana la selezione per sperimentare l’innovativo dispositivo nato in Sardegna, che consente di tenere sotto controllo l’insidiosa patologia che colpisce l’apparato respiratorio con un’ostruzione delle vie aeree che è progressiva e che a lungo termine provoca una riduzione consistente della capacità respiratoria influendo in modo significativo sulla qualità della vita dei pazienti.

Il primo passo dell’Ats Sardegna e di Bpcomedia srl è un protocollo sperimentale che interessa 500 pazienti oltre a medici di Medicina generale e pneumologi. Il dispositivo in sperimentazione, brevettato dalla startup Bpcomedia srl, spin off dell’Università Campus Biomedico di Roma capitanata da Giuseppe Capasso, è basato sull’uso combinato di un comunissimo smartphone e di un pulsossimetro (un piccolo strumento che si applica ad un dito della mano e che rileva calcolare quanto ossigeno è presente nel sangue) per evidenziare una eventuale riacutizzazione della malattia. I pazienti, effettuando tre misurazioni al giorno con il pulsossimetro, potranno leggere direttamente sullo smartphone o sul tablet il proprio stato di salute.

Le risposte saranno personalizzate e potranno indicare uno stato di salute normale oppure inviare allarmi per casi di desaturazione, di tachicardia ecc, ricordando al paziente se due o più misurazioni non sono state eseguite. “Questa tecnologia innovativa – spiega Grazia Cattina, Direttore dell’Assl di Nuoro – supporta un concreto percorso di ‘Medicina di iniziativa’, quale modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che, anche a Nuoro, stiamo lavorando affinché sia sempre più utilizzato”.