L’applicazione del “cap tariffario” ai soli residenti in Sardegna e un numero eccessivo di frequenze onerate. Sono gli aspetti tecnici principali del regime di continuità territoriale aerea nei cieli sardi che secondo la Commissione europea dovrebbero essere modificati per evitare una decisione di ritiro coattivo dei bandi. Correzioni necessarie in particolare “per la stagione estiva in cui il rischio di distorcere la concorrenza è più elevato”. Lo scrive la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea (Italrapp) in una lettera inviata al dipartimento per le Politiche europee e al ministero dei Trasporti e alla direzione generale per l’Unione europea del ministero degli Esteri. Nel documento Italrapp fa presente di aver “approfondito con la Commissione i principali elementi di carattere tecnico che, nell’ottica della DG Move, renderebbero i bandi contrari al regolamento 1008/2008 sulla prestazione di servizi aerei nella Comunità”. Una decisione negativa della Commissione sul regime di continuità, oltre il ritiro dei bandi imporrebbe anche “il recupero dei finanziamenti concessi”.
E’ stata questa la molla che nei giorni scorsi ha portato il neogovernatore della Sardegna Christian Solinas a organizzare un vertice in videoconferenza con la Commissione europea, e ad annunciare subito dopo che la nuova continuità prevista dal 17 aprile non partirà ma “resterà sospesa in attesa di essere sostituita dal nuovo modello che noi proporremo tra un anno”. Un modello con tariffa unica per residenti e non che riguardi, oltre alle tratte per Roma e Milano, anche quelle per gli scali minori. Fino al nuovo regime che sarà pianificato dalla Giunta entrante, due sono le opzioni per gestire la transizione: proroga dell’attuale modello o servizio senza compensazioni economiche. Tornando alla lettera, Italrapp sostiene che “a sostegno del nuovo piano dovrebbe essere elaborato uno schema di dati comprendente il numero assoluto di passeggeri che viaggiano da e per la Sardegna, il dato scorporato dei passeggeri residenti, la capacità totale di posti attualmente offerta dal mercato, il load factor medio dei voli”.
Infine la Rappresentanza fa sapere di aver svolto “un breve approfondimento sul piano di continuità presentato dalla Corsica, che dal punto di vista della Commissione apparirebbe maggiormente difendibile dal punto di vista giuridico poiché basato su statistiche solide”.