Tensione alle stelle nel centrosinistra sassarese in vista delle imminenti elezioni amministrative. Il Pd ha chiesto agli alleati di escludere dal tavolo delle trattative i rappresentanti delle liste civiche che hanno fatto parte della coalizione alle elezioni regionali del 24 febbraio. Una richiesta respinta dai partiti cosiddetti minori, e che ha costretto il Pd a un nuovo rinvio degli incontri per la definizione del programma e per la scelta del candidato sindaco.
Proprio il Pd sassarese ha commissionato un sondaggio telefonico fra i cittadini per stabilire chi possa essere il candidato più gradito, proponendo una rosa di cinque nomi: l’ex senatore Silvio Lai, l’ex consigliere regionale Luigi Lotto, il magistrato Mariano Brianda, l’avvocato Giuseppe Bassu e la docente universitaria, ed ex assessora comunale, Raffaella Sau.
Un sondaggio che non è piaciuto agli alleati che con un documento sottoscritto da Campo Progressista, Centro Democratico, Futuro in Comune, Psi, Italia in Comune e Leu, ribadiscono la linea della condivisione e della discontinuità: “Invitiamo tutti ad arrivare insieme all’individuazione di una figura di alto profilo. Un candidato che dovrà essere in discontinuità con il quadro politico cittadino attuale, che traghetti la città fuori dai dissidi che certamente non hanno giovato all’azione dell’amministrazione cittadina uscente”, si legge nel documento. “Crediamo che la scelta debba cadere su un candidato che vado oltre lo stretto giro dei partiti. Resta comunque valida l’opzione primarie, qualora non si arrivi a una scelta di sintesi alta e condivisa”.