Due quintali di ricci e un chilo e mezzo di polpa di riccio sequestrati, decine di sanzioni amministrative per un valore complessivo da un minimo di 31.750 euro a un massimo di 136.500 euro, e 95 punti decurtati dalle licenze dei pescatori subacquei professionali. Questo, in sintesi, il bilancio dell’attività di contrasto della pesca di frodo dei ricci di mare svolta dall’inizio dell’anno a oggi sulle coste oristanesi dalla Guardia di Finanza e in particolare dalla Sezione operativa navale di Oristano e dal Reparto aeronavale di Cagliari.

I controlli hanno interessato sia i pescatori professionali sia quelli sportivi con il sequestro complessivo di oltre due quintali di ricci, che sono stati reimmessi nel loro habitat in quanto ancora vitali al momento del sequestro. In particolare sono stati sanzionati venti pescatori (dieci oristanesi e altri dieci provenienti dal cagliaritano) sorpresi a pescare ricci di taglia minima inferiore a quella consentita. Per ogni pescatore sorpreso a raccogliere ricci in tempi vietati sono scattate sanzioni da un minimo di due mila a un massimo di 12 mila euro più il sequestro dell’intera attrezzatura di pesca.

Per i pescatori subacquei professionali sorpresi a pescare ricci di taglia inferiore a quella consentita oltre alle sanzioni da mille a 15 mila euro è scattata anche la decurtazione di cinque punti sulla licenza di pesca e per uno di loro è scattato anche il ritiro della licenza. Le attività condotte sulla terra ferma hanno permesso invece di sequestra un chilo e mezzo di polpa di riccio già chiusa in vasetti di vetro e altri cinque chili di prodotto per i quali non era possibile verificare la tracciabilità e il rispetto delle normative igienico sanitarie.