“Intendiamo fare chiarezza su quanto accaduto presso la nostra struttura. Il sequestro cautelare preventivo di un’area rilevante ed essenziale per il funzionamento del Camping Tiliguerta, alle porte della stagione estiva, ha già comportato negative ricadute per la struttura ricettiva sia in termini reputazionali che in termini economici. Sono già state annullate numerose prenotazioni e sono a rischio oltre 70 posti di lavoro a cui va aggiunto l’indotto”.

Lo afferma Laura Deiana, titolare del villaggio turistico sulla costa di Muravera finito nel mirino della Procura per presunte irregolarità edilizie.

“Se abbiamo commesso degli errori – si difende la titolare – li abbiamo commessi in assoluta buonafede. Siamo fiduciosi sull’operato della Magistratura e a disposizione delle Istituzioni per un confronto sulle case mobili poste sotto sequestro. Siamo una struttura di eccellenza in Italia e abbiamo sempre operato nel pieno rispetto dell’ambiente, contribuendo in maniera considerevole all’economia del territorio su cui operiamo”.

“Spero che in tempi brevissimi arrivi il dissequestro delle strutture per poter avviare e salvare la stagione turistica e l’occupazione dei nostri collaboratori. Siamo pronti ad avviare un dialogo costruttivo con tutte le autorità e gli enti coinvolti. Auspichiamo – conclude Deiana – nuove norme che diano certezza e chiarezza, ne abbiamo bisogno per essere competitivi, come comparto, sul mercato nazionale e internazionale”.