Si occuperà dei servizi cimiteriali e dell’edilizia cimiteriale, della gestione amministrativa, delle manutenzioni, dei servizi di custodia e guardania. Provvederà all’attivazione dell’illuminazione votiva, alla cura del verde e al conferimento dei rifiuti urbani.

La Servizi Cimiteriali di Sassari, costituita dal gruppo Altari e da Edilver, dal 1 marzo ha anche la gestione del cimitero di Sassari, del cimitero di Palmadula e dell’impianto crematorio di Sassari. La concessione, della durata di 25 anni, prevede un investimento di 8,5 milioni, suddivisi tra l’edilizia cimiteriale, alla quale saranno destinati 650 mila euro per le ristrutturazioni e 3,5 milioni di euro per i nuovi manufatti, 850 mila euro per l’ammodernamento strutturale e tecnologico dell’impianto crematorio e 3,5 milioni per il recupero del patrimonio cimiteriale esistente, in particolare è prevista la ristrutturazione  di 4 mila loculi. Tra gli obiettivi di Altair anche l’informatizzazione del sistema cimiteriale, la digitalizzazione degli archivi e l’implementazione di un servizio di localizzazione delle sepolture. Per quanto riguarda l’impianto crematorio, il cimitero sarà dotato di un nuovo forno, di nuovi spazi per l’utenza, e di un sistema per la prenotazione online e di tracciabilità delle cremazioni.

«Con questo progetto, che l’amministrazione aveva avuto modo di visionare già nell’aprile del 2018, con la presentazione del project financing, il Comune cambia registro – ha dichiarato il sindaco Nicola Sanna – perché si basa sull’analisi del fenomeno cremazionista e l’evoluzione culturale in questo senso. C’è la necessità di attualizzare la vecchia struttura cimiteriale cittadina, sia con un’infrastrutturazione moderna, il nuovo forno crematorio, che con interventi di riqualificazione urbana».

«Si tratta di una scelta che va anche verso l’innovazione – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici, decoro e arredo urbano Ottavio Sanna -. Si punta non solo al raggiungimento di una maggiore qualità dei servizi ma anche alla digitalizzazione, ormai necessaria. Sarà data, inoltre, maggiore attenzione al cimitero monumentale, vero e proprio museo a cielo aperto».

«La nostra proposta segue un cambio di costume – ha detto il presidente del Gruppo Altair Paolo Zanghieri – e punta a dare un servizio omogeneo alla Sardegna, perché Altair gestisce già gli impianti di cremazione di Olbia e Cagliari».