Prima uscita pubblica per la candidata sindaca di Campo progressista alle comunali di Cagliari, Francesca Ghirra. A fare da padrino – com’era successo per la discesa in campo dell’attuale sindaco Massimo Zedda – il farmacologo Gianluigi Gessa. L’obiettivo è chiaro: Ghirra proverà a diventare la prima sindaca della storia a Cagliari. Ma c’è un ostacolo da superare: le primarie.
“Mi sono resa disponibile perché tanti amici e tanti attivisti – ha spiegato – me lo hanno chiesto. E siamo qui per costruire la Cagliari del futuro”. C’è in ballo anche una possibile svolta rosa e storica al Comune. “È il nostro desiderio e poi vedremo se si concretizzerà. La nostra attività in Comune ha valorizzato in questi anni i ruoli femminili anche nelle posizioni apicali”. Ora la sfida: “Abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo chiedendo le primarie – ha detto poi Ghirra dal palco – anche in nome di quello che è stato fatto in questi anni. Amo da sempre la politica, ma non mi sarei mai immaginata di assumere ora questo ruolo”.
Il punto di partenza ora, però, è diverso rispetto al 2011, ha sottolineato la candidata. “Felice di partire da Sant’Avendrace, perché qui ho iniziato la mia attività in circoscrizione. Un’esperienza utile perché è servita poi per l’amministrazione della città”. Obiettivo periferie: “C’è da fare, ma molto è stato impostato e ci sono tante risorse in arrivo dall’Europa. Noi dobbiamo mirare a non avere cittadini di serie A e B e dare opportunità a tutti”. Lo sviluppo? “Greta ci insegna che deve essere sostenibile e Cagliari ha fatto molto in questa direzione. Il Poetto di oggi dimostra come ambiente e tessuto economico possano convivere”. Le comunali? “Alle regionali a Cagliari abbiamo vinto e compatti possiamo vincere ancora”, ha concluso Francesca Ghirra.