L’ex sindaco di Buddusò (Sassari) Giovanni Satta, 55 anni, appena rieletto in Consiglio regionale tra le fila del Psd’Az con quasi 3mila preferenze, sarà giudicato in un unico processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Oggi in tribunale a Tempio il collegio presieduto dal giudice Marco Contu ha accolto la richiesta dei suoi difensori, Angelo Merlini e Donatella Corronciu, di accorpare in un unico procedimento i diversi filoni nati dall’inchiesta della Dda di Cagliari e relativi alle stesse accuse, secondo le quali Satta avrebbe fatto parte di una banda sardo-albanese di trafficanti internazionali di droga.
Alla sbarra ci sono anche l’olbiese Simone Canu, Giovanni Battista Pira di Orune, Nicola Salvatore Pinna di Sassari, Gino Mureddu di Olbia e il rumeno Alexandru Dughila. Tutti, Satta compreso, hanno scelto il rito ordinario. Altri componenti della banda sono già stati condannati con rito abbreviato. L’inchiesta, partita nel 2014, aveva portato all’arresto di 22 persone. Satta e gli altri sei erano stati rinviati a giudizio nel dicembre 2017, quando la gup del tribunale di Cagliari, Lucia Perra, aveva accolto le richieste della pm della Dda, Rossana Allieri.
Nel corso dell’udienza odierna il collegio ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dall’avvocato Giommaria Uggias per l’albanese Dughila, mentre ha accolto le istanze delle difese e del pm di inserire nel dibattimento le intercettazioni telefoniche che dovranno essere sbobinate dai periti nominati dal tribunale. Si proseguirà il 5 aprile.
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