“È pronta una bomba per te, stai attento, te lo dico da amico”. È questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera di minacce ricevuta circa dieci giorni fa da Angelo Cremone, presidente di Sardegna Pulita. Lo ha reso noto lo stesso ambientalista che questa mattina ha formalizzato una denuncia in Questura a Cagliari. Il messaggio, inserito in una busta con una croce sul francobollo, e con un foglio di carta con delle frasi scritte con le lettere ritagliate dai giornali, è stato infilato nella buca delle lettere di casa di Cremone.
“Mi devo preoccupare? – ha detto – pochi giorni fa ad Arzana è stato arrestato un ragazzo di 23 anni che aveva nascosto una bomba artigianale. Questo particolare mi ha messo in allarme e ho deciso di formalizzare la denuncia. Mi domando: cosa si doveva fare con quell’ordigno? Da dove arriva l’esplosivo di ultima generazione trovato? Sarebbe arrivato nel Sulcis? Ricevuta la lettera avevo subito informato la polizia, oggi ho ultimato l’esposto”.
Cremone già in passato ha ricevuto minacce di morte. A febbraio del 2017 gli era stato scritta cuna frase sulla finestra di casa: “Cremone sei morto”. Poche ore fa l’ambientalista ha pubblicato sul suo profilo Facebook proprio la vecchia notizia, commendo: “Cremone è vivo, respira, pensa e agisce”, un modo per riportare alla ribalta le minacce ricevute e per segnalare di essere ancora nel mirino. “Noi non ci fermiamo – ha detto – non ci intimidisce nessuno”.