Entro 15 giorni la chirurgia generale del Santissima Annunziata avrà a disposizione un nuovo reparto nei locali totalmente ristrutturati al secondo piano dell’ospedale di via De Nicola. I lavori di ristrutturazione sono stati completati e questo pomeriggio il nuovo reparto è stato presentato dal direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, alla sua ultima inaugurazione prima di lasciare Sassari per l’azienda sanitaria Sud Est Toscana, dal direttore amministrativo Lorenzo Pescini, dal direttore della chirurgia generale, Pietro Niolu, e dal direttore della direzione medica di presidio Bruno Contu.
I locali occupano 750 metri quadrati per 23 posti letto suddivisi in 4 stanze quadruple, 2 stanze triple e una singola, tutte dotate di bagno per disabili. A queste si aggiungono una sala per le medicazioni, una per i medici e una per la caposala. I lavori, realizzati dalla ditta Campesi di Olbia, sono costati 500mila euro e si sono conclusi in circa sei mesi. Sono state realizzate opere di adeguamento edile e impiantistico, con la realizzazione di nuovi impianti di gas medicale, elettrico e idricosanitario, di condizionamento e il sistema di sicurezza antincendio. Appena la Regione certificherà l’accreditamento della nuova struttura, la chirurgia generale si trasferirà al secondo piano dell’ospedale, lasciando libero il quarto piano dell’edificio.
Qui saranno eseguiti altri lavori di ristrutturazione per preparare i locali ad accogliere le strutture di clinica medica e patologia medica ora ospitati nella vecchia palazzina di viale San Pietro. È previsto anche lo spostamento dei locali dedicati a spogliatoi al secondo sotto-piano dell’ospedale di via De Nicola, con la realizzazione di percorsi protetti e l’installazione di videocamere di sorveglianza. L’obiettivo, una volta conclusi tutti i lavori, è la creazione di un dipartimento medico che vedrà in posizioni vicine unità operative tra loro complementari. Questo consentirà di organizzare al meglio le guardie mediche e le attività del personale infermieristico e di risparmiare anche sui costi del trasporto sanitario.