Un appello a tutti i pastori sardi, impegnati nella lunga vertenza sul prezzo del latte, a restare uniti e un altro agli avvocati disponibili a difendere gratuitamente gli allevatori che sono stati denunciati per le iniziative di protesta sfociate in blocchi stradali vietati dalla legge.

Gianuario Falchi, uno dei portavoce dei pastori, su Facebook si rivolge ai colleghi a seguito delle polemiche scaturite nei giorni scorsi, proprio sui social network, a seguito dell’accordo raggiunto sul prezzo del latte al tavolo con industriali e Governo. Non tutti, infatti, sono d’accordo, e proprio ai “delusi” si rivolge Falchi: “Voglio ricordare che non si può stare un anno a fare tavoli o a rompere i tavoli, che i risultati si vedono alla fine e non all’inizio. Stiamo cercando di cambiare il sistema che è marcio e abbiamo toccato poteri forti e di certo non sarà facile tenergli testa, voglio chiarire che ai tavoli ci devono stare i pastori perché se oggi stiamo cambiando il sistema e proprio perché oggi il pastore è seduto a quei tavoli, a tutti quelli che pensano che non siamo in grado e che vorrebbero affiancarci o addirittura mandarci l’avvocato, l’agronomo o il commercialista – prosegue Falchi – voglio ricordare che la nostra guerra è contro il sistema e quelli che abbiamo sempre delegato e vorreste delegare ne fanno parte, chi vuole dividerci è proprio questo sistema. Aggiungo che con noi ci sono tanti bravi agronomi, avvocati, commercialisti che sono anche pastori e non si vogliono esporre e che qui voglio ringraziare”. Falchi insiste poi nel ribadire: “non sarà un percorso breve, ma sono sicuro che alla fine ne sarà valsa la pena, le critiche lasciatele alla fine. Oggi cerchiamo di stare uniti e forti come lo siamo stati fino a ora”.