“Hanno piazzato una rete di recinzione davanti alla strada, erano in due, i volti coperti dagli scaldacollo, uno aveva un fucile semiautomatico e l’altro una pistola, hanno fatto scendere mio fratello, un ragazzo di 27 anni, gli hanno tolto le scarpe, preso il cellulare, l’hanno fatto sdraiare per strada, pancia a terra, hanno rubato il camion e hanno proseguito per circa un chilometro poi hanno bruciato il mezzo e sono scappati”.
È il racconto di Raffaele Dore, fratello del titolare dell’autocisterna assaltata oggi a Torralba (Sassari), mentre caricava il latte da consegnare al caseificio ‘Fratelli Pinna’ di Thiesi. Un blitz che ha mandato in fumo le speranze di chi credeva che l’accordo siglato ieri a Sassari sul prezzo del latte avesse messo fine alle tensioni delle ultime settimane.
“A che punto siamo arrivati, hanno davvero esagerato, questa non è più una protesta”, commenta la famiglia Dore, autotrasportatori di latte di Ittiri. “Questo mezzo non ce lo ripaga nessuno, ora ci fermiamo. Chiediamo sicurezza, vogliamo una scorta, non possiamo rischiare la vita”.
