L’8 marzo è arrivato e oltre cinquecento persone hanno invaso le strade di Cagliari con il corteo femminista per la giornata della donna.

Al corteo, promosso da associazioni culturali e organizzazioni femministe, stanno aderendo anche moltissimi studenti che hanno espresso i loro messaggi in striscioni, cartelli e coreografie.

Una studentessa del Siotto di 15 anni porta al collo la foto di Giulia Caramazza, bolognese, uccisa e nascosta nel freezer. E poi tanti cartelli e messaggi per dire no alla violenza sulle donne.

“Ma – spiega Benedetta Pintus, una delle rappresentanti di Non una di meno – è uno sciopero internazionale non solo contro la violenza fisica, ma anche contro quella psicologica e contro i ricatti sul posto di lavoro. È un corteo anche per far ritirare il ddl Pillon”. Ad aprire il corteo c’è proprio lo striscione nero e viola con la scritta in sardo “mancuna de mancu”, Non una di meno. Fumogeni, sempre viola, all’uscita del corteo dai Giardini pubblici. Poi via verso il centro della città tra cori e slogan.