Gli agenti del Commissariato di Quartu Sant’Elena (Ca) hanno arrestato Giacomo Liotta 23enne originario di Catania, pluripregiudicato di etnia rom, per truffa aggravata. Ieri mattina è arrivata chiamata al 113 da parte di una donna che richiedeva l’intervento della Polizia a seguito di un tentativo di truffa. Un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato di Quartu Sant’Elena, giunto in Via Merello a Quartu, ha preso contatti con la vittima che ha raccontato che pochi istanti prima, mentre percorreva la via con la sua auto, ha sentito un rumore e successivamente un automobilista ha iniziato a suonare chiedendole di accostare. L’uomo, descritto come un giovane con la barba, asseriva di essere stato urtato dalla donna, pretendendo un risarcimento del danno ma, al rifiuto da parte della stessa e, vista la sua intenzione di chiamare la Polizia Municipale, si allontanava irritato per non essere riuscito a concludere la cosiddetta “truffa dello specchietto”.
I poliziotti della Volante, raccolte le descrizioni somatiche e i dati dell’auto, hanno immediatamente avviato le ricerche, rintracciandolo poco dopo, parcheggiato in via Principessa Jolanda con a bordo un giovane che corrispondeva alla descrizione indicata dalla vittima, intento a parlare con una persona anziana, che appoggiato ricurvo all’altezza del finestrino gli consegnava qualcosa. Subito bloccato ed identificato per Liotta Giacomo, riferiva di essere intento a parlare con un vecchio amico, mentre l’anziano, ascoltato dai poliziotti, dichiarava invece di esser stato avvicinato dal giovane che lo aveva accusato di avergli rotto lo specchietto dell’auto in via Perra e che gli chiedeva in cambio del danno un risarcimento di 450 euro ma, visto che l’anziano disponeva solo di 10 euro, il giovane accettava la banconota.
Dalla perquisizione effettuata sull’auto, è stato trovato il manico di una mazzetta da muratore avvolto in fogli di giornale, usato verosimilmente per riprodurre il rumore dell’urto fra auto. E’ stata trovata anche la carta di circolazione di un camper che Liotta riferiva essere in Sicilia, sostenendo di trovarsi in Sardegna da pochi giorni e di dormire in auto. Gli accertamenti hanno permesso ai poliziotti di rintracciare il mezzo nelle campagne di Selargius, parcheggiato unitamente a numerosi altri caravan in uso a famiglie di nomadi di origine siciliana.
Dalla banca dati della Polizia è emerso che il giovane ha numerosi precedenti per reati di spendita di banconote false e truffe, tra cui alcune commesse recentemente in provincia di Cagliari. Il Questore di Cagliari ha emesso nei suoi confronti il provvedimento del foglio di via obbligatorio per la provincia di Cagliari per due anni. Stamani è previsto il processo con rito per direttissima.