Alla vigilia dell’8 marzo, in un periodo storico in cui le donne rivendicano più rappresentanti in politica, a Nuoro un consigliere dell’opposizione di centrodestra, denuncia la presenza di “troppe donne” nella Giunta comunale rivendicando l’equilibrio di genere a favore dei maschi: una sorta di quota azzurra. La Giunta guidata da Andrea Soddu, infatti, è una delle poche in cui c’è una preponderanza femminile: dei sei assessori quattro sono donne e solo due sono maschi.
Una posizione singolare, quella del consigliere di opposizione Peppe Montesu, che nell’ultima riunione di capigruppo ha voluto mettere agli atti il suo intervento nel quale chiede il riequilibrio di genere. “Nell’incontro – spiega all’ANSA Montesu – ho sottolineato e messo agli atti il fatto che l’attuale Giunta, frutto di numerosi rimpasti, non rispetta gli equilibri di genere che in base alla legge 59 del 2014: ogni genere, sia quello maschile che quello femminile, deve essere rappresentato almeno al 40%. In questo caso siamo al 34% a scapito dei maschi. Sono contentissimo del fatto che nell’esecutivo ci siano molte donne ma per riequilibrare la compagine di governo ho chiesto che venisse nominato un assessore maschio”.
La posizione di Montesu ha fatto molto discutere in città, ma il consigliere di opposizione spiega che la legalità va rispettata: “La legge parla di equilibri di genere che in questo caso non ci sono, quindi è giusto che l’amministrazione Soddu nomini un assessore maschio per riequilibrare. Tengo a precisare inoltre, che non ho mai chiesto le dimissioni di una donna per far entrare un maschio. Ci sono le regole e le devono rispettare tutti, anche la giunta Soddu”.
Sulla questione del riequilibrio di genere a favore dei maschi nel Comune di Nuoro, sollevata dal consigliere di opposizione Peppe Montesu, interviene il sindaco Andrea Soddu.
“Nella nostra coalizione ci sono tante donne capaci e sono orgoglioso di avere dato loro un’ampia rappresentanza come meritano, rispettando le normative – spiega il primo cittadino – purtroppo viviamo in un Paese dove a ogni livello le donne subiscono discriminazioni e talvolta dei veri e propri soprusi. La scelta della mia giunta, che sembra in controtendenza, è per me una cosa assolutamente normale. Dispiace constatare che soprattutto in politica c’è chi ancora si infastidisce nel vedere le donne ricoprire ruoli di potere e cerca in tutti i modi di aumentare un gender gap già vergognoso. La parità è un soffitto di cristallo difficile da rompere, ma spetta prima di tutto a noi uomini fare di tutto per abbatterlo”.
Sulla norma che secondo Montesu è stata violata, la legge 54 del 2014, Soddu spiega: “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico. In questo caso, il 40% di sei è 2,4, con arrotondamento a 2”. Nella giunta Soddu, solo il sindaco e l’assessore alla Cultura sono uomini, le altre quattro rappresentanti della Giunta sono donne.