Nei giorni scorsi il Comitato Nuova Penicillina , composto da cittadini del quadrante Tiburtino di Roma, insieme ad Asia Usb sono tornati alla ex fabbrica di penicillina per denunciare quello che, in una conferenza stampa, hanno definito “l’operato criminoso che l’amministrazione sta ponendo in essere a danno dei cittadini del quartiere e dei lavoratori che vi sono impegnati.
Infatti, alla luce di perizie e sopralluoghi effettuati direttamente dal comitato, è stata accertata la presenza di ingente quantitativo di amianto, sia intero che frantumato, all’interno dello stabile, rifiuto speciale questo che richiederebbe una precisa ed attenta procedura di smaltimento onde evitare danni all’ambiente e alla salute pubblica”. Nulla di più lontano, secondo i rappresentanti del comitato e i sindacalisti di base “di quanto sta provvedendo a fare l’amministrazione comunale che ha incaricato gli operai, appalto esterno di AMA, privi di qualsiasi mezzo utile a tal fine nonché di qualsivoglia misura di sicurezza per la tutela della propria salute, dello smaltimento dei rifiuti di qualsiasi genere, inquinanti e speciali inclusi, presenti all’ interno”.
“Chi dovrebbe vigilare sulla salute e l’ interesse dei cittadini – continuano i cittadini di Tiburtina – avvelena territori interi in un silenzio criminale, per poi svendere stabili potenzialmente proficui al privato affinché porti avanti l’ennesima speculazione edilizia. Tutto questo sulle spalle della cittadinanza. Noi non ci stiamo – concludono -: l’ex fabbrica di penicillina deve essere bonificata realmente ed in sicurezza, e riqualificata perché divenga un luogo utile per un territorio carente di case, servizi e lavoro”.