Spuntano sempre più alberghi, bar e ristoranti in Sardegna. Il numero cresce soprattutto a Cagliari, nel 2016 se ne contavano 473 nel centro storico, 767 nel resto del territorio comunale, l’anno scorso invece erano rispettivamente 529 (+49) e 829 (+62). E’ ciò che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città italiane. Il numero di alberghi, bar e ristoranti cresce anche a Carbonia anche se in maniera inferiore rispetto al capoluogo di regione.
Si è passati da 91 unità nel 2016 nel centro storico a 97 nel 2018, da 28 a 31 nel resto del territorio. Lieve crescita anche nel centro storico di Iglesias, nel 2016 gli alberghi, bar e ristoranti erano 109, nel 2018 113, rimane invariato invece il numero delle attività nel resto del comune. Cresce di solo due unità invece nel comune di Lanusei dove da 0 alberghi, bar e ristoranti nel 2016 si è passati a 2 nel 2018. Diminuisce di due unità invece il numero nel centro storico: da 37 nel 2016 a 35 nel 2018. Segno più anche a Nuoro. Nel 2016 gli esercizi legati agli alberghi, bar e ristoranti erano 157 nel centro storico, nel 2018 erano 170, nel resto del territorio si è passati da 82 unità a 89. Crescita anche a Olbia, 375 gli alberghi, bar e ristoranti nel centro storico nel 2016, 403 nel 2018. Nel resto del territorio nel 2016 se ne contavano 216, fino all’anno scorso 231.
Dati positivi anche a Oristano dove fino al 2016 nel centro storico si contavano 206 alberghi, bar e ristoranti, nel 2018 231. Nel resto del territorio si è passati da 30 a 33. Lieve descrescita nel centro storico di Sassari dove gli alberghi, bar e ristoranti nel 2016 erano 221, nel 2018 se ne contavano 214. Secondo Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sardegna, “la conservazione degli usi dei centri storici e il contrasto alla riduzione del commercio al dettaglio in sede fissa e dei servizi passano anche per la capacità delle singole imprese di dotarsi di nuovi strumenti e competenze, accrescendo la necessaria integrazione tra mondo fisico e digitale per il rilancio dell’economia del Paese e la realizzazione di città smart in cui vivere meglio”.