Poste suggerisce dei ‘turni per lettera’, in ordine alfabetico, per presentarsi allo sportello a fare domanda del reddito di cittadinanza.
Il meccanismo, ha spiegato l’ad di Postepay Marco Siracusano, “è uno strumento pensato per dare un beneficio al cittadino, che può scaglionare quando si reca all’ufficio postale” senza “affollarsi il primo giorno”.
Si tratta di una suddivisione in una decina di giorni che però è appunto ‘suggerita’ per rendere più fluido un afflusso che nel primo giorno sarà “sicuramente straordinario”.
Reddito di cittadinanza: dal 6 marzo le domande, ad aprile arriva la card