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Il corso di laurea in Management e monitoraggio del Turismo sostenibile dell’università di Cagliari si candida a diventare Cattedra Unesco.

Il dossier è pronto per essere inviato ed è il frutto di un accordo siglato tra l’Ateneo e il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. Primo passo di un’attività di ricerca e formazione per valorizzare le potenzialità di un sito unico al mondo, trainante per una idea di vacanza che abbina tradizioni, storia, natura, memoria, archeologia industriale. Gli ingredienti ci sono tutti.

I vecchi villaggi dove risiedevano i minatori e le loro famiglie, pozzi di estrazione, gallerie, impianti industriali e percorsi ferroviari di altri tempi. Sono le testimonianze di un’industria estrattiva ormai abbandonata, pronta per consolidare il segmento del turismo sostenibile che attira sempre più viaggiatori in Sardegna. Complice uno scenario naturale di foreste popolate da una grande varietà di specie animali, falesie a picco sul mare, colonne di pietra che sprofondano nell’azzurro turchese dell’acqua, in angoli di costa ancora poco abitati. Il primo step sarà la creazione di percorsi geoturistici su tutta la rete di mobilità dell’Isola, capace di attrarre visitatori attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie informatiche. Ad arricchire il tutto le infinite storie di chi in quelle zone ha lavorato e abitato. Oltre alle otto aree minerarie, già inserite nella rete Geoparks dell’Unesco, e che interessano 81 Comuni e 8mila anni di storia industriale, l’intera Sardegna sarà oggetto di un’attività di studi per promuovere sviluppo tecnologico e innovazione e favorire la creazione di una rete di imprese. L’accordo quadro è stato firmato dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente del Geoparco Tarcisio Agus. “L’intesa mette a sistema le collaborazioni già in essere con il Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, e consentirà di attivarne di nuove”, annuncia Del Zompo. “Grazie all’accordo – spiega Agus – potremo programmare il prossimo quinquennio avvalendoci delle professionalità di cui dispone l’Università di Cagliari”. Presente alla firma anche il delegato dell’Ateneo nel Consiglio del Parco, Giovanni De Giudici.