Il primo marzo 1915 nacque ufficialmente la Brigata Sassari, brigata di fanteria meccanizzata dell’Esercito Italiano, costituita da due reggimenti: il 151º fanteria a Sinnai (Cagliari) e il 152º fanteria stanziato a Tempio Pausania: la particolarità di questi reparti è che sono composti quasi interamente da sardi, e quindi sono uniti da un forte senso di gruppo.

La Brigata “Sassari” venne subito messa in servizio nella prima guerra mondiale, quando combatté sull’Isonzo e ottenne la citazione sul bollettino del Comando Supremo come migliore unità, per le sue azioni eroiche negli scontri di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare.

Nel 1916 combatté sull’Altopiano di Asiago, ricevendo la prima medaglia d’oro per la riconquista dei monti del massiccio delle Melette e del Monte Zebio. Una narrazione di tali eventi si trova nel memoriale Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu, ai tempi un ufficiale della Brigata.

Da allora sono innumerevoli gli interventi e del reggimento che sempre è riuscito a distinguersi nelle diverse operazioni a cui ha partecipato.

“I risultati nell’operazione Strade Sicure come nelle varie Missioni all’Estero dimostrano che gli anni e le varie generazioni passano ma i militari della “Brigata Sassari” mantengono l’onore e l’eroismo di chi 104 anni fa, in scenari bellici, ha fatto nascere il mito della Sassari, tanto da guadagnarsi encomi solenni senza eguali”. Così Salvatore Deidda, capogruppo di Fdi in commissione Difesa.

“Per il 105/mo compleanno ci auguriamo di veder realizzato quel Reggimento Logistico che completerebbe e renderebbe ancora più operativa la Brigata Sassari, con il ritorno nell’Isola di tanti militari sardi ora dislocati in altri aree”, conclude Deidda che da tempo ha depositato una risoluzione nella propria Commissione competente.