“Pochi giorni fa sono stati recapitati a nove militanti del movimento contro l’occupazione militare dei decreti penali di condanna, relativi all’azione di protesta alla Regione Sardegna avvenuta il 29 maggio del 2018.
In quell’occasione una ventina di persone avevano attacchinato decine di manifesti in opposizione all’accordo truffa Stato-Regione, siglato dal governatore Pigliaru e dalla ministra della difesa Pinotti, riguardanti l’attività militare italiana in Sardegna.
Anche lo scorso 2 giugno, in occasione de sa manifestada contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna, abbiamo espresso la nostra posizione lasciando sui muri di Villa Devoto una gigantesca scritta a vernice bianca “Regione serva dei militari”.”
In quell’occasione una ventina di persone avevano attacchinato decine di manifesti in opposizione all’accordo truffa Stato-Regione, siglato dal governatore Pigliaru e dalla ministra della difesa Pinotti, riguardanti l’attività militare italiana in Sardegna.
Anche lo scorso 2 giugno, in occasione de sa manifestada contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna, abbiamo espresso la nostra posizione lasciando sui muri di Villa Devoto una gigantesca scritta a vernice bianca “Regione serva dei militari”.”
Con un comunicato stampa l’associazione A Foras, rende noti i provvedimenti che sono stati presi nei confronti dei militanti che si mobilitarono contro l’occupazione militare in Sardegna.
“Mentre il processo per disastro ambientale – continua la nota – contro diverse figure dell’Esercito Italiano va a rilento, puntuali arrivano le sanzioni contro gli attivisti contrari all’occupazione, i quali non inquinano, non devastano e non saccheggiano la terra di Sardegna ma si limitano a usare carta, colla e vernice per sensibilizzare e informare il popolo sardo.
A Foras prosegue con forza e serenità la sua lotta attraverso i tanti progetti attualmente in cantiere e se l’obiettivo di questi decreti penali di condanna era rallentare il passo della nostra attività, certamente è andato a vuoto”.
A Foras prosegue con forza e serenità la sua lotta attraverso i tanti progetti attualmente in cantiere e se l’obiettivo di questi decreti penali di condanna era rallentare il passo della nostra attività, certamente è andato a vuoto”.
“L’azione in questione – si legge nel comunicato- voleva essere la sveglia verso un Consiglio Regionale sordo e cieco.
Vedremo se questi nuovi rappresentanti, in cui spicca una forte presenza sardista (se si tratta davvero di sardismo e non di servilismo verso i veri padroni della Sardegna, mascherato da sardismo) si decideranno a stracciare l’accordo-truffa con il Ministero della Difesa e a mettere in discussione la presenza dei tre poligoni militari in Sardegna”.
Vedremo se questi nuovi rappresentanti, in cui spicca una forte presenza sardista (se si tratta davvero di sardismo e non di servilismo verso i veri padroni della Sardegna, mascherato da sardismo) si decideranno a stracciare l’accordo-truffa con il Ministero della Difesa e a mettere in discussione la presenza dei tre poligoni militari in Sardegna”.
“Se l’intenzione è la – conclude- discontinuità rispetto alla giunta Pigliaru, questo è certamente il primo punto da cui partire.
La nostra azione di denuncia dei disastri causati dall’occupazione militare continua”.
La nostra azione di denuncia dei disastri causati dall’occupazione militare continua”.
A Foras – Contra s’ocupatzione militare de sa Sardigna