«Una società inutile e costosa, destinata a diventare l’ennesimo carrozzone regionale e a rendere più complicato e lento il già complesso sistema delle opere pubbliche in Sardegna».
È quanto afferma Andrea Vallascas, capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati che in un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sollevato la questione della società in house della Regione ‘Opere e infrastrutture di Sardegna Srl.’, nata lo scorso anno e il cui piano industriale è stato approvato appena una settimana prima delle consultazioni regionali.
«La pretesa – spiega Vallascas – sarebbe quella di accelerare la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica, sovrapponendosi all’Anas sarda nella gestione di interventi per decine di miliardi, ma con una dotazione di personale di appena otto tecnici».
«L’istituzione della nuova società – prosegue – è stata accolta con grande preoccupazione sia dalla rete delle professioni tecniche sia dagli amministratori locali. La nascita del nuovo organismo porterà infatti a un accentramento eccessivo delle attività di progettazione e gestione tecnica dei cantieri. La conseguenza sarà un impoverimento di conoscenze e competenze tecniche, oggi garantite da mercato e concorrenza. Saranno sottratte prerogative alle amministrazioni locali e nel contempo si arriverà alla situazione assurda nella quale un unico soggetto sarà controllore e controllato».
«Come risultato di questo ennesimo “regalo elettorale” della Giunta Pigliaru – conclude Vallascas – avremo un ulteriore organismo pubblico, inutile e costoso, nato sulla scia elettorale e non dalla reale necessità di programmare gli interventi strategici. Lungi dal velocizzarle, la nuova società rischia di rallentare le procedure per la realizzazione delle opere, con una sovrapposizione di competenze tra enti e un esborso eccessivo di risorse pubbliche i cui costi ricadranno sui cittadini».