“Onorevole presidente, le scrivo da docente di Discipline Plastiche e orientatore del maggiore (per densità di popolazione e contrasto alla dispersione scolastica Regionale) Liceo Artistico (da qualche anno anche Musicale) dell’intera isola, parlo del “Foiso Fois” di Cagliari, Liceo che al momento conta novecento studenti (quanti ne ha l’Accademia di Belle Arti per capirci), l’unico Liceo Artistico dell’isola comprendente anche l’indirizzo musicale (in Italia non si contano più di dieci che connettano normativamente il linguaggio dell’arte e quello della musica), ma a questi studenti andrebbero sommati gli studenti che frequentano i Licei Artistici di Quartu (con annesso il serale), Iglesias (dove è operativa sul territorio una Scuola Civica d’Arte Contemporanea) e Sant’Antioco per capire realmente la portata numerica dell’utenza d’area metropolitana”.
“Il ragionamento diventa anche più strutturato se considera come il Foiso Fois ospiti quotidianamente studenti (quotidianamente pendolari o ospiti del Convitto) che provengono anche dall’area Oristanese, dove c’è il prestigioso Liceo Artistico C.Contini; il settanta per cento degli studenti del Foiso Fois è pendolare, capisce quanto sia importante l’istruzione artistica per una città nodo metropolitano che ambisce a proporsi come porto d’arte e cultura del mediterraneo? Altissima è anche la percentuale di studenti speciali, perché è un fatto che tale percorso di studio favorisca le pari opportunità e lo sviluppo e la crescita creativa d’intelligenze trasversali. Non ci si può improvvisare Capitale Europea della Cultura senza programmare la propria storia e memoria nel tempo attraverso percorsi d’Alta Formazione Artistica. Immagino sappia che l’istruzione Liceale Artistica, nell’isola, non solo a Cagliari, arriva soltanto nel 1967-68 (a Sassari vi era un Istituto d’Arte e Mestieri, che soltanto con la recente Riforma Gelmini è divenuto Liceo Artistico), perché le scrivo questo? Perché la Regione Sardegna di cui lei è divenuto con merito governatore, vanta un primato, quello di avere l’unica città metropolitana (nel contempo capoluogo di Regione) priva d’Alta Formazione Artistica; che ci sia Alta Formazione Artistica a Sassari è giusto, sacro e legittimo, dal momento che le Accademie nascono calibrate sulla realtà storiche e comunitarie dei luoghi che abitano, connettendone passato e futuro, incredibile che Cagliari nel 2019 non abbia Alta Formazione Artistica”.
“I Licei Artistici nascevano nel 1923 con la Riforma Gentile, in quelle realtà Italiane che da secoli vantavano un’Accademia di Belle Arti, oggi Cagliari è l’unica città metropolitana d’Europa priva d’Accademia di Belle Arti, non è forse questo un problema e un grosso ritardo produttivo artistico e culturale dell’isola tutta rispetto l’altrove? Le Accademie come i Conservatori sono strutture d’Alta Formazione Artistica e Musicale, l’Afam che se ne occupa non fa capo alle Università, Miur e Afam sono due entità distaccate, un Conservatorio Musicale c’è a Cagliari come a Sassari, i due Licei Artistici per densità di popolazione e qualità degli studenti, riconosciuta dovunque, sono a Sassari come a Cagliari, quello che realmente non si capisce e perché l’Alta Formazione Artistica si fermi a Sassari e non possa essere praticata a Cagliari anche mediante trienni specifici e d’indirizzo distaccati (a Ravenna nel 1973, nacque un’Accademia di Belle Arti Comunali fondata sull’arte del Mosaico, unico corso, ancora oggi attivo è riconosciuto dall’Accademia di Belle Arti di Bologna”.
“Quanto è stato importante per Ravenna dal 1973 investire sulla sua storia dell’arte e valorizzarla attraverso la pratica della professionalità degli artisti locali residenti, che la tutelano e che sono messi in condizione di praticarla con un percorso legalmente riconosciuto d’Accademia, dovunque in Europa senza essere etichettati come “folk” o “artisti minori”?)”.
“Pensi a quanti Scultori della trachite locale operano nell’isola e a tutta la tradizione della pittura muralista isolana, perché fare si che tutto ciò resti esclusivamente folk e destinato alla pubblicità della birra Ichnusa nel nome de “i nostri vernissage”?”
“Le rammento come il contratto di Governo nazionale Lega – Movimento Cinque Stelle, intenda ripartire per valorizzare l’arte e la cultura locale proprio dalla centralità delle Accademie come istituzioni didattiche e dialettiche della pratica dell’arte locale, Cagliari che un’Accademia non l’ha mai avuta da cosa dovrebbe ripartire? Da orientatore le dico che è altissima la percentuale di studenti maturandi al Fois che emigrano dall’isola per non tornare più se non per farsi qualche bagno estivo al Poetto o qualche residenza d’artista, perché a parità di costi di spostamenti da studenti fuori sede, ritengono altre realtà Italiane ed Europee più stimolanti di Sassari; alta (ma in proporzione minore, dal momento che l’ottantacinque per cento degli studenti del Fois prosegue con un percorso Unica) è anche la percentuale di studenti che abbandonano l’Accademia di Sassari per una questione di costi da fuori sede, non sostenuti da adeguati stimoli (dal momento che le Accademie in rete con i Licei delle comunità dove operano, dovrebbero fondarsi sulle proprie tradizioni culturali e artistiche locali, e Sassari e Cagliari non hanno la stessa storia dell’arte, non si può paragonare il Rinascimento Fiorentino a quello Senese, la Storia dell’Arte e la formazione artistica hanno una dimensione locale da connettere con l’altrove, anche a livello Regionale (la Regione Sicilia vanta un’Accademia di Belle Arti per ogni capoluogo di provincia, la Puglia ne ha tre, solo per fare qualche esempio). Questo avviene nella Regione d’Europa che ha il più alto tasso di dispersione scolastica e d’emigrazione giovanile d’Europa, ottica nella quale andrebbe considerato come un’Accademia non sarebbe destinata soltanto ad accogliere studenti dei corsi d’Arti Figurative del Foiso Fois, ma anche diplomati fuoriusciti da altri percorsi con indole e animo creativo (chi l’ha detto che un diplomato Geometra non possa diventare uno Scultore o uno Scenografo?).”
“In questi anni d’opposizione alla giunta Pigliaru, molte forze politiche della sua coalizione della sua opposizione si sono mosse per sensibilizzare l’allora maggioranza su questa incredibile anomalia, è forse il caso di mettersi da subito al lavoro in tale direzione o non è così?”
“La saluto con stima e affetto e le auguro buon lavoro (a lei e la sua maggioranza di governo), con la speranza che la sua amministrazione della Regione Sardegna riesca dove a oggi hanno fallito tutti, non leggendo neanche la reale portata Regionale di questa anomalia, progettando e autodeterminando l’Accademia di Belle Arti di Cagliari, Mimmo Di Caterino.
Mimmo di Caterino, docente di Discipline Plastiche Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari