La polizia ha arrestato una 23enne di etnia rom, pregiudicata, per il reato di furto aggravato.
Nella mattinata di domenica gli equipaggi della Squadra Volante impegnate nel controllo del territorio hanno intensificato i controlli nelle aree adiacenti le parrocchie al fine di prevenire i “borseggi” in danno dei fedeli che si recano ad assistere alle funzioni religiose.

Intorno alle 9 gli operatori di una volante, nel transitare in via della Pineta all’altezza della chiesa di San Pio X, hanno notato un’autovettura con delle persone a bordo dalle caratteristiche simili ad un’auto da ricercare perché era stata usata per compiere un borseggio nei pressi di un centro commerciale.

Con l’intervento di altre pattuglie, i poliziotti hanno proceduto all’identificazione degli occupanti che risultavano essere due uomini di etnia rom, mentre poco distante contemporaneamente venivano bloccate anche due donne, con quattro bambini, che si trovavano nell’area adiacente l’ingresso della chiesa.
Una di queste, visti i poliziotti, ha occultato velocemente qualcosa in un’aiuola poco distante, non accorgendosi però di un poliziotto che, notato il gesto, ha raccolto un portafoglio di colore nero al cui interno vi era una carta di identità e la somma di 70€.

Le due donne sono state quindi identificate e unitamente ai due uomini sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura per ulteriori accertamenti.
Gli operatori hanno verificato che il titolare della carta di identità aveva subito un borseggio mentre si accingeva ad entrare nella chiesa “Nostra Signora del Carmine”, dopo essere stato avvicinato da una nomade con un bambino che, con la scusa di chiedere qualche moneta, gli aveva asportato il portafoglio contente il documento di identità e i soldi.

La donna, poi identificata per una 23enne, già pregiudicata per reati contro il patrimonio, è stata riconosciuta dalla vittima che nel contempo si era presentata in Questura per presentare denuncia rientrando in possesso di quanto di sua proprietà.
La giovane è stata arrestata per furto aggravato e accompagnata presso il proprio domicilio in attesa del processo con rito per direttissima.