Un maestro di una elementare di Foligno, in Umbria, avrebbe additato un alunno di colore, davanti a tutta la classe, dicendo: “Guardate quanto è brutto”. L’insegnante, secondo quanto si apprende, verrà sospeso e l’Ufficio scolastico regionale avvierà il relativo procedimento disciplinare.

Il bambino, dopo essere stato umiliato di fronte ai suoi compagni, sarebbe poi stato fatto mettere davanti alla finestra dall’uomo, con le spalle all’aula. Il maestro si sarebbe poi giustificato sostenendo di avere messo in atto un presunto “esperimento sociale”.

A racconare l’accaduto sarebbero stati i bambini, una volta tornati a casa. Secondo quanto scrive sul Corriere della Sera Fabrizio Caccia, la piccola vittima di questo ingiustificabile episodio di razzismo, ha raccontato: “Non voglio che succeda più. Ero lì da solo davanti alla finestra e non riuscivo a capire il perché, il tempo passava e non cambiava nulla“.

Solo una nota positiva in tutta questa vicenda: i compagni di classe, nonostante la loro tenera età, lo avrebbero difeso. Si sono avvicinati al maestro e gli hanno detto: “Noi siamo uguali, noi siamo come lui“.

“È un episodio di razzismo e non si è trattato di un esperimento sociale. I miei figli stanno male”, sono le prime, strazianti parole di un papà che ha avuto la sfortuna di vivere l’incubo di ogni genitore: il maltrattamento del proprio pargolo. Accompagnato dalla moglie, ha parlato i giornalisti fuori dalla scuola dopo aver incontrato la preside. Con i genitori dei bambini c’era anche il loro legale, l’avvocato Silvia Tomassoni.

“I miei figli – ha aggiunto il padre della vittima – stanno molto bene nella scuola con gli altri bambini, il problema è soltanto con questo maestro. In tanti anni che siamo in questo Paese è la prima volta che ci capita una cosa del genere”. Rispondendo alla domanda se crede alla versione di un esperimento sociale, ha sottolineato che il maestro “non aveva informato gli alunni”. “E comunque – ha concluso – non riterrei giusto che possa aver preso i miei figli per fare un esperimento”.