“Dopo otto anni dall’avvio del procedimento e dopo la fase dibattimentale, la vicenda si è dimensionata e si avvia alla sua conclusione per insussistenza dei fatti contestati a me e a Ganau, in qualità rispettivamente di vicesindaco e sindaco di Sassari”. Lo dice il consigliere regionale uscente del Pd e candidato alle regionali di domenica 24 febbraio Valerio Meloni.

“Nel corso del dibattimento, riferito a fatti del lontano 2008, è palesemente emersa la totale infondatezza di ogni accusa, così come lo stesso pubblico ministero ha correttamente riconosciuto nel corso della sua requisitoria – spiega ancora Meloni – e la richiesta di assoluzione dell’onorevole Ganau è semplicemente dovuta al fatto che il reato più grave di cui è imputato (concussione) non era ancora caduto in prescrizione. Per tutti gli altri reati minori (tra i quali l’abuso d’ufficio), il PM si è invece limitato a chiedere l’assoluzione di tutti gli imputati (compresi gli stessi Ganau e Meloni) per intervenuta prescrizione, pur riconoscendo, nel contempo, l’infondatezza della ricostruzione dei fatti che, a suo tempo, ha indotto l’Ufficio della Procura all’esercizio dell’azione penale”.

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