Si intitola ‘Fru fru’ il nuovo album di Edda, ex storica voce dei Ritmo Tribale, che sceglie la via della canzone leggera.
“Musica leggera – ha spiegato Edda, al secolo Stefano Rampoldi, per me significa melodia, che possa essere cantata come quelle canzoni che imparavamo da piccoli, quelle dello Zecchino d’Oro”.
Canzoni leggere e liberatorie, quelle di Edda, che nel nuovo album in uscita venerdì, il quinto da solista, ha messo una scaletta di nove brani, da ‘Abat-jour’ a ‘Vela Bianca’, che segnano una sorta di prosecuzione del discorso da dove era terminato con l’album precedente, ‘Graziosa utopia’.
Da ‘E se’ a ‘Ovidio e Orazio’, passando per ‘The Soldati’, ‘Edda’ e tutte le altre, c’è anche ‘Samsara’ con le sue citazioni illustri. “Con questo brano appoggio la causa del vegetarianesimo – ha raccontato Edda – parlando anche di due personaggi come San Francesco da un lato, che mi piace immaginare come vegetariano amico degli animali, anche se non so se sia andata così, e Sant’Agostino dall’altro, che invece mi piace meno. Il fatto che in generale una religione neghi che gli animali possano avere un anima mi fa arrabbiare. Diciamo che ogni tanto mi esce anche una canzone impegnata”.
Edda però precisa: “Chiamatemi cantante perché è quello che sono e anche se rispetto il lavoro dei cantautori, io metterò sempre al primo posto la melodia. Preferisco una canzone melodicamente bella, anche se con un testo stupido, piuttosto che una impegnata ma impossibile da cantare. Il mio essere cantante significa essere emissario di quelle note con cui parlo. Mi emoziona il suon della voce prima dei significati che esprime”.