Un progetto speciale del ministero per salvare il teatro Grazia Deledda di Paulilatino, che a giugno calerà per sempre il sipario per mancanza di fondi. Da anni importante centro di promozione culturale, grazie anche alla sua posizione geografica in centro Sardegna, vive da tempo tra mille difficoltà, nate con l’assottigliarsi dei contributi di Regione e ministero che alla fine hanno impedito di far fronte agli impegni contratti con le banche per la costruzione del teatro, di cui si è fatta carico la compagnia che gestisce la struttura.
La possibile via d’uscita è stata indicata dal ministro Alberto Bonisoli, che ha visitato il teatro e incontrato il direttore artistico Aldo Sicurella, nell’ambito del suo tour elettorale a sostegno del candidato governatore del M5s Francesco Desogus. Il Fondo unico per lo spettacolo, triennale, è già stato stabilito. Tuttavia, ha spiegato il titolare dei Beni culturali, il ministero può finanziare dei progetti speciali. E il Grazia Deledda, in virtù della sua specificità, può inoltrare la domanda, che sarà poi valutata dal ministero stesso.
“In queste situazioni contingenti, se c’è una programmazione di spettacolo pronta per il 2019, il ministero può aiutare a superare un contesto che ha sintomi di criticità – ha sottolineato Bonisoli – Detto questo, bisogna però ragionare sul medio termine. E questa situazione si risolve quando c’è un rapporto stretto con gli enti locali. Lo Stato – ha chiarito il ministro – guarda in generale alle esigenze dei singoli territori, ma quando c’è una realtà locale che capisce il valore dell’attività, anche sociale come in questo caso, questa è quella che può intervenire al meglio. In un paese di duemila abitanti è comprensibile – ha ammesso – che non ci possano essere le risorse sufficienti. Può darsi che la soluzione sia quella di consorziare diversi Comuni. Questa è una possibilità. Sicuramente quello che deve entrare nell’agenda regionale è un’attenzione a realtà come questa, leggermente decentrate. Ma sono quelle che danno qualità al territorio e che combattono lo spopolamento”.
Terza tappa del tour elettorale in Sardegna del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. Il rappresentante del governo Conte si è fermato a Orani, prima in una azienda del territorio che produce formaggi e altri prodotti legati all’allevamento, poi ha visitato il museo dedicato a Costantino Nivola. Il ministro ha ribadito “l’importanza della presenza di centri di cultura anche per i positivi riflessi che possono avere, pure in chiave turistica, su tutto il territorio”.
“La Sardegna – ha spiegato in un post su Facebook – ha degli attrattori turistici naturali e poi ha altre zone che, invece, non sono conosciute ma hanno un potenziale enorme dal punto di vista culturale e turistico. E qui la cultura può essere il motore per lo sviluppo di una nuova economia del lavoro, in questo momento di riconversione post-industriale. Bisogna partire dalla valorizzazione dei siti minori facendo, per prima cosa, una seria programmazione del sistema dei trasporti; bisogna mettere in rete il patrimonio culturale e archeologico diffuso che si trova in Sardegna e fare una seria campagna di promozione perché possa essere conosciuto anche fuori da quest’Isola”. Poi la bordata ai precedenti governi regionali: “Questo è quello che noi del Movimento abbiamo intenzione di fare e che, invece, quelli che hanno guidato la Regione fino ad oggi non hanno saputo o voluto fare”.