“Io immagino che il primo ministro italiano e il suo sodale leghista all’Agricoltura oggi arrivino in Sardegna, lascino la borsa con i 25 milioni che finora non hanno stanziato per il pecorino romano (per favorire invece il parmigiano reggiano) e poi tornino mestamente in Italia a fare quello che hanno sempre fatto per i pastori sardi: nulla (se non farli manganellare quando sono andati a Roma a manifestare e ministro degli interni era un leghista)”.
E’ la posizione espressa da Franciscu Sedda, presidente di una forza politica indipendentista, il Partito dei Sardi. Pds che corre da solo alle regionali del 24 febbraio con un suo candidato governatore, il segretario del partito Paolo Maninchedda.