Ieri pomeriggio un carabiniere della compagnia di Cagliari, libero dal servizio, è stato aggredito e malmenato da un 64enne cagliaritano, ispettore superiore di Polizia in pensione, con precedenti penali. Ad innescare il violento raptus dell’uomo sarebbe stato un diverbio scaturito tra i due e dovuto ad una guida, secondo quanto assistito dal carabiniere a bordo sua macchina, spericolata ed a forte velocità effettuata da parte l’ex poliziotto lungo l’asse mediano di Cagliari.

Il militare ha affiancato la Mercedes con alla guida il 64enne all’altezza del semaforo di Viale Colombo e si è qualificato mostrandogli il tesserino di riconoscimento e contestargli la pericolosità della guida. L’uomo invece ha insultato il militare giustificandosi di essere alla guida di una macchina particolarmente potente, ed ha proseguito la corsa, venendo fatto accostare successivamente in viale Cimitero su invito del militare. Il carabiniere, per identificare l’uomo, dopo nuovamente qualificato come pubblico ufficiale, si è avvicinato al 64enne che per tutta risposta ha aperto il bagagliaio della sua auto ed ha estratto un bastone in legno di mezzo metro ed ha iniziato a percuotere violentemente il militare alla testa e ad un braccio.

Il militare dopo aver subito i primi colpi è riuscito ad allontanare l’aggressore ed a richiedere al 112 l’intervento di una pattuglia del Radiomobile, venendo intanto soccorso da qualche passante che aveva assistito al pestaggio. L’aggressore è stato quindi fermato e perquisito dai militari intervenuti e trovato in possesso di un ulteriore tubo in ferro di oltre mezzo metro, un altro bastone in legno di circa 1 metro, oggetti portati dall’uomo in maniera assolutamente ingiustificata.

Sul posto è stato richiesto l’intervento del 118 che, dopo i primi accertamenti e medicazioni del caso, ha trasportato il carabiniere al pronto soccorso dell’ospedale ‘Brotzu’ dove è stato trattenuto in osservazione intensiva per le ferite al capo e per le varie contusioni al volto.

Il poliziotto pregiudicato, è stato arrestato e portato in casa sua in regime di arresti domiciliari dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Questa mattinata il giudice ha convalidato l’arresto disponendo i termini a difesa.