I soldi ci sono ma rimangono incagliati nella burocrazia che blocca miliardi di investimenti già stanziati e coperti dalle tasse dei Sardi. Lo denuncia Giorgio Delpiano, presidente di Confapi Aniem Sardegna e vice presidente nazionale dell’Associazione nazionale imprese edili e manifatturiere, che lancia un appello ai sette candidati governatori: “sbloccare velocemente i fondi già esistenti”.
“In Sardegna sono bloccati circa otto miliardi di investimenti pubblici e privati già stanziati.- afferma Delpiano – Una situazione al limite del grottesco perché i soldi stanziati dalla Regione entrano nel computo del deficit e del debito pubblico, ma poi nonostante gli sforzi per tenere in equilibrio i saldi di bilancio, i denari non vengono utilizzati”. “Bisogna ricordare – continua Delpiano – che secondo l’Istat, ogni euro pubblico in investimenti infrastrutturali attiva investimenti, diretti e indiretti, per 3,5 euro, mentre in termini di lavoro ogni miliardo genera 15.500 nuovi occupati. Come a dire che 10 miliardi di investimenti pubblici potrebbero creare oltre 155.000 di posti di lavoro. Eppure tutto questo non succede”.
Secondo Delpiano negli ultimi anni le leggi di Bilancio hanno messo in campo risorse importanti che sarebbero state bloccate da incredibili procedure amministrative. “Per far partire un cantiere, bisogna aspettare anni e intanto centinaia di imprese e lavoratori perdono il lavoro a causa dell’immobilismo e dei cantieri bloccati – sostiene – Si avverte un divario tra quanto viene annunciato e quanto viene realmente speso sempre più ampio”. Da qui una serie di proposte: un quadro di norme che escluda sovrapposizioni e conflitti di competenze in grado di bloccarne l’efficacia stessa delle norme; velocizzare le fasi di affidamento della gare per lavori pubblici, con l’utilizzo di strumenti trasparenti e rapidi; eliminazione dei passaggi burocratici inutili e delle duplicazioni di passaggi decisionali tra i diversi enti.