“Il ministro Trenta ha dato disposizioni al Coi (il Comando operativo di vertice interforze – ndr) di valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan”. Lo riferiscono fonti della Difesa, aggiungendo che “l’orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi”.
Plaude all’iniziativa il M5S: “La decisione del ministero della Difesa Elisabetta Trenta di affidare al Comitato operativo di vertice interforze la pianificazione per il ritiro del nostro contingente in Afghanistan è molto positiva”. Così in una nota i parlamentari 5 Stelle nelle commissioni Esteri al Senato e alla Camera dei deputati. “La pianificazione dovrebbe coprire circa 12 mesi. In questo modo si potrà analizzare la posizione dell’Italia nell’orizzonte più ampio delle varie missioni internazionali in cui il nostro Paese è impegnato”, concludono i parlamentari.
“Facciamo quel che serve per riportare pace e stabilità. Al momento nessuna decisione è stata presa ma solo una valutazione da parte del ministro per competenza”. Così fonti della Lega commentano la valutazione chiesta dal ministro della difesa sul ritiro dei soldati in Afghanistan.
L’annuncio dell’amministrazione Trump, a fine dicembre, di voler dimezzare la presenza di truppe americane in Afghanistan, da circa 14mila a 7mila, ha avuto ripercussioni – secondo quanto si è appreso – sui piani italiani di riconfigurazione del contingente ad Herat, oggi composto da circa 800 militari. Una riduzione era già prevista, ma finora non si era mai parlato di una completa chiusura della storica missione in Afghanistan, dove i militari italiani sono presenti dal 2003.