C’è attività della Squadra Mobile della Questura di Cagliari e della Scientifica in un luogo imprecisato lungo la Statale 130 tra Cagliari-Carbonia, per la ricerca, insieme ai vigili del fuoco, dei resti della piccola Esmeralda Lara, la bimba rom di 20 mesi di cui si sono perse le tracce il 23 dicembre scorso e la quale sono stati arrestati due giorni fa i genitori, Slavko Seferovic e Dragana Ahmetovic entrambi 28enni, ritenuti responsabili dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.
Secondo quanto si apprende gli agenti della Sezione Omicidi e la Scientifica sarebbero pronti ad effettuare le ricerche lungo la strada che la famiglia rom percorreva spesso, ovvero da Cagliari al campo rom di Carbonia, dove sono stati arrestati.
I due, che ora sono rinchiusi nel carcere di Cagliari-Uta, denunciarono la morte della piccola che sarebbe avvenuta all’interno del loro furgone Iveco Daily andato in fiamme a Giorgino, alla periferia di Cagliari, la sera dell’antivigilia di Natale e raccontato alla polizia che mentre erano a fare una passeggiata lungo il molo del villaggio pescatori, intorno alle 19,30, il loro furgone Iveco Daily si era incendiato. Avevano dapprima sostenuto che l’incendio poteva essersi innescato per un corto circuito di una lampadina o di un televisore collegati alla batteria del mezzo, all’interno del quale c’era Esmeralda, lasciata lì dentro perché influenzata.
Ipotesi subito smentita dai rilievi tecnici della Polizia scientifica del gabinetto regionale della Sardegna e dei Vigili del Fuoco che non trovarono alcun resto umano tra le ceneri del furgone. Spuntò fuori allora un’altra ‘ipotesi’, e cioè che la bimba potesse essere stata rapita da altre famiglie rom di nazionalità romena, per un debito di droga non saldato da parte dei genitori. Ipotesi che comunque non hanno mai convinto gli investigatori perché prive di riscontri.
Crollata la prima tesi dell’incendio doloso del loro furgone, la seconda del rapimento rimane in piedi quella dell’omicidio. Ma il corpicino della bimba non è stato ancora trovato. Oggi potrebbe esserci la svolta sulla Statale 130.
Su quel percorso, Cagliari-Carbonia, infatti la famiglia rom è transitata spesso e in un distributore di carburante su quella strada l’uomo è stato ripreso mentre acquistava 2 euro di benzina che si è fatto versare all’interno di una bottiglia di plastica. E’ stata usata per dar fuoco al furgone-casa o per altro? I poliziotti della Questura di Cagliari non hanno dubbi: i due genitori sono responsabili della morte della piccola Esmeralda.