Due sole telefonate, entrambe in Italia: una alla figlia e una al fratello. E poi un atteggiamento remissivo, di una persone consapevole “di essere arrivato al capolinea della storia”. E’ quanto ha fatto Cesare Battisti, secondo quanto si apprende da fonti investigative, subito dopo l’arresto in Bolivia e prima di essere caricato sul volo che lo ha riportato in Italia.
L’ex terrorista dei Pac, durante le ore che hanno preceduto la partenza, è rimasto seduto per 2 ore su una sedia e non ha chiesto nulla, neanche una bottiglia d’acqua. Una volta sull’aereo ha poi intervallato momenti di sonno a passaggi per ricostruire la sua fuga.
Arrivato a Roma, infine, si è complimentato con gli investigatori e li ha ringraziati per il trattamento che gli hanno riservato dopo l’arresto, fornendogli anche il giubbotto che indossava quanto è sceso dalla scaletta dell’aereo.