Dopo il colloquio con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dopo il confronto a distanza con il capogruppo Attilio Dedoni, i Riformatori tornano nuovamente alla carica chiedendo alla Giunta di aprire una vertenza con lo Stato per rivendicare il versamento nelle casse regionali delle accise sui prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna.
Con un camper parcheggiato di fronte al palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, i Riformatori hanno avviato un presidio permanente nel quale, a turno, rimarranno anche durante la notte.
“Noi non molliamo la presa sulle accise, – spiega all’ANSA il coordinatore regionale, Pietro Fois – occorre rimodulare le norme di attuazione, mortificate dall’accordo Padoan-Pigliaru, e riconoscere quello che prevede il nostro statuto tramite l’articolo 8, cioè che ci spettano i 9/10 delle accise sui prodotti petroliferi trasformati in Sardegna e non consumati come invece hanno scritto. La differenza è sostanziale: si passerebbe da 600mln a quasi 4 miliardi”.
“Se Pigliaru non muove un dito, nonostante l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 13 dicembre scorsoe finora disatteso – attacca – vogliamo che sia il governo ad esprimersi”. Nel frattempo mercoledì, in occasione della visita del vicepremier Matteo Salvini, i Riformatori incontreranno l’esponente del Governo “che ascolterà la nostra rivendicazione.