E’ approdata in Aula la proposta di legge che prevede la rinascita della Provincia della Gallura e che potrebbe tracciare, grazie a emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, in tutto 63 già depositati, la strada del ritorno ai vecchi otto enti. Ovvero, alla situazione pre-referendum del 2012 che li aveva cancellati.

Le proposte di modifica, infatti, riguardano l’Ogliastra, il Sulcis e il Medio Campidano, oltre all’istituzione della Città metropolitana di Sassari. Uno degli emendamenti, poi, punta persino alla creazione di una Provincia sud-est con doppio capoluogo Asili-Senorbì. Quanto alla Gallura, il testo è bipartisan e porta la firma dei consiglieri, tutti del territorio, Giuseppe Meloni (Pd), Pierfranco Zanchetta (Upc), Giuseppe Fasolino (Fi) e Giovanni Satta (Psd’Az). I quattro – il primo come relatore di maggioranza – sono già intervenuti in Consiglio. Un suggerimento agli altri territori che ambiscono a riavere la Provincia è arrivato da Fasolino: “percorrete il nostro stesso iter”, ha detto in Aula. Immediata la replica di Sabatini (Pd), anche a nome dei sindaci dell’Ogliastra: “i blitz non sono accettabili – ha chiarito il consigliere del Pd – ci sono territori che hanno diritto alle stesse pari opportunità di amministrarsi”. Marco Tedde (Fi) ha invece caldeggiato il nord-ovest: “ha bisogno di una rigenerazione politica che deve passare attraverso il riconoscimento della Città metropolitana di Sassari”.

Esplicito Luigi Lotto: pur riconoscendo che non ci sono le condizioni per una revisione completa della legge 2 del 2016 che ha ridisegnato il sistema delle autonomie locali nell’Isola, l’esponente del Pd ha dichiarato che “non si possono non riconoscere le aspirazioni che arrivano dal Sassarese”, annunciando che se la proposta per l’istituzione della sola Provincia della Gallura resta cosi come è voterà contro. Raimondo Cacciotto, sempre del Pd, ha invitato a votare subito per il nord-est rinviando le altre istanze in commissione. Ma la posizione espressa in Aula dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Cp), non lascia molti margini: “rischiamo di cadere nel ridicolo con otto Province, due Città metropolitane e sedici capoluoghi”. Apre, infine, alla rinascita di tutti gli enti cancellati, Luca Pizzutto (Mdp): “è giusto dire sì alla Gallura, ma deve essere un giorno di festa per tutti e non solo per alcuni”.