“La firma del protocollo d’intesa non rappresenta alcun passo in avanti per quanto riguarda la liberazione della Sardegna dal peso dell’occupazione militare, ma una sceneggiata utile solo alla campagna elettorale. Infatti viene celebrato come storico un avvenimento che in realtà non cambia di una virgola la situazione precedente: sono tantissimi i sardi e i turisti che frequentano da anni la spiaggia di Teulada”.
E’ quanto sostengono gli indipendentisti sardi di A Foras in merito alla cessione alla Regione Sardegna della spiaggia di Porto Tramatzu, nei pressi del poligono militare di Capo Teulada.
“Come è possibile – si domanda A Foras – celebrare questa riconsegna se nel protocollo d’intesa è previsto espressamente che si deve garantire la normale attività del poligono? In realtà questa messinscena serve esclusivamente allo scopo di distrarre l’attenzione dalle vere problematiche relative alla presenza delle servitù militari nell’isola. Da quando esiste il poligono, Teulada ha visto dimezzarsi il numero degli abitanti: non crediamo che una spiaggia in più nella disponibilità dei residenti possa invertire questa tendenza. Certamente, per la Regione e per la Difesa, è più facile parlare di Porto Tramatzu, ma noi preferiamo puntare l’attenzione sulla penisola Delta, quell’area del poligono di Teulada che gli stessi vertici militari hanno definito ormai non più bonificabile: una discarica di materiali bellici inquinanti, nella quale è vietato l’ingresso persino ai militari”.