Einaudi, l’editore italiano dei libri di J.D. Salinger, a quasi 70 anni dalla prima edizione americana del 1951 e a 60 da quella italiana, ha fatto ritradurre a Matteo Colombo ‘Il giovane Holden’ nel 2014, per renderlo più leggibile per un giovane d’oggi.
Il libro, negli Usa un classico fatto leggere nelle scuole, racconta un week end, dopo che il sedicenne Holden è stato cacciato dall’ennesimo college, nella Manhattan della beat generation, tra ubriacature, locali, prostitute, confronti deludenti con i professori e i vecchi amici, senza alcuna voglia di tornare a casa, tranne che per rivedere la piccola sorellina Phoebe. Un week end di passaggio tra l’adolescenza e la vita adulta che lo attende.
Oggi, a 100 anni dalla nascita dello scrittore, avvenuta a New York il 1 gennaio 1919, non è facile capire quanto i giovani digitali possano trovare qualcosa che li coinvolga nelle vicende di Holden Caulfield. Bisogna che chi lo affronta sappia vedere nel complesso la metafora del passaggio, della crescita.