Cambia l’ordine dei fattori, ma il risultato è uguale a quello dello scorso campionato alla fine del girone di andata: 20 punti. Nel 2017-2018 il bottino l’avevano raccolto in due, Rastelli e Lopez. In questa stagione è tutto opera di Maran. Diversi i numeri che compongono la somma. L’allenatore ex Chievo ha collezionato quattro vittorie, otto pareggi e sette sconfitte.
Meno pari, solo due per Rastelli e Lopez, poi sei vittorie e undici sconfitte. Leggermente più equilibrata la gestione del conto delle reti fatte e subite con Maran: diciassette all’attivo contro 25 alle spalle di Cragno. Mentre nella scorsa stagione i gol realizzati erano stati diciotto contro i trenta subiti. Casa amica per Maran: solo una sconfitta contro le cinque delle precedenti gestioni. Ma fuori ha vinto solo una volta (tre invece Lopez e Rastelli) e perso sei partite come i suoi predecessori. Sono i numeri di queste prime gare. Che per forza di cose diventeranno i compiti per le vacanze dei rossoblù: cifre da leggere e rileggere in vista del ritorno al lavoro il 7 gennaio prossimo. Il primo appuntamento è quello del 14 in Coppa Italia con l’Atalanta, poi c’è la prima gara del girone di ritorno con l’Empoli.
Tutte e due in casa. E questo sulla carta, guardando le statistiche, sembra un buon punto di ripartenza. C’è un’altra data importante evidenziata nel calendario: il 3 gennaio, avvio del mercato invernale. E questa volta il Cagliari è in pratica obbligato a uscirne fuori con un nome importante per sostituire un giocatore determinante per la manovra rossoblù, Castro. L’identikit: un centrocampista di qualità pronto a giocare subito (niente scommesse dal calcio estero). E che magari Maran conosce già bene. Il bacino ideale sarebbe quello del Chievo, ma sembra inverosimile che a Verona, con la squadra in ripresa, si possano privare di gente come Birsa, Hetemaj o Giaccherini.