“Viviamo tempi difficili, tra guerre, migrazioni disperate, disoccupazione diffusa e una percezione del disagio sociale addirittura superiore a quello reale. E’ necessario avere coraggio. E’ necessaria, come dice papa Francesco, la buona politica. Vogliamo tutti poter guardare al futuro con speranza”. E’ quanto scrivono gli organizzatori della XXXII marcia della pace, prevista per oggi, venerdì 28 dicembre a partire dalle ore 15 a Villacidro.
“Siamo già il polo delle bombe d’aereo in Italia. – continua il comunicato- Non ci piacerebbe per niente vederne produrre ancora di più. Sapere che partono dai nostri porti per andare a rifornire le guerre a migliaia di chilometri di distanza. Quelle stesse guerre che sono alla base di migrazioni senza garanzie, di dolore su dolore”.
“Abbiamo letto con gioia e commozione l’odierno messaggio dei Vescovi della Sardegna: ci sono dentro il coraggio dei profeti e la prudenza dei pastori – aggiungono – . C’è dentro il richiamo a tutte le persone di buona volontà ad agire subito per la pace, iniziando ognuno dal proprio pezzetto di mondo. Chi è nelle istituzioni deve fare la propria parte, a tutti i livelli. Chi ha competenze specifiche le metta a servizio della riconversione della fabbrica di bombe. Ma ogni contributo è importante quando è un intero territorio a dover riprendere in mano il proprio destino orientandolo in maniera sostenibile, pacifica e duratura. Non deve essere lasciato a terra un solo lavoratore ma come possiamo non pensare ai bambini yemeniti ed ai loro genitori che muoiono a causa del nostro lavoro”.
“C’è bisogno di coraggio per cambiare le cose – conclude la nota – . Anche a costo di rischiare, come hanno sempre fatto i grandi nonviolenti passati alla Storia. C’è chi dice che le marce non cambiano la realtà, che non servono a niente. Noi ripensiamo alle lotte nonviolente di Ghandi e di Martin Luther King, punteggiate da grandi marce. E non possiamo non notare gli enormi passi avanti”.