È scomparso un giovane inglese che probabilmente è andato fuori bordo su una delle più grandi navi da crociera del mondo, l’Harmony of the Seas. Era partita poco prima di Natale da Fort Lauderdale, in Florida, per un viaggio caraibico di una settimana. Le Capitanerie di Porto, supportate da mezzi navali e da un aereo, sono al lavoro per le ricerche, condotte a più di 400 chilometri da Puerto Rico, che purtroppo sono state finora infruttuose.
La scomparsa sarebbe avvenuta durante la notte di Natale. Un portavoce della compagnia di crociere “Royal Caribbean” ha comunicato che secondo le prime ricostruzioni, le riprese video hanno mostrato il ventenne nella notte sul ponte 5, ma poi i suoi colleghi si sono accorti che non si trovava sulla nave e hanno fatto scattare la procedura d’emergenza per i dispersi in mare. L’industria crocieristica è un vero affare. Ogni anno, più di 25 milioni di persone scelgono questo tipo di vacanza per godere momenti rilassanti. Queste navi offrono il massimo dell’ospitalità, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Molte persone considerano la crociera il modo più sicuro per viaggiare, liberi dalle seccature dei controlli in aeroporto o dover orientarsi su percorsi sconosciuti. Ma quello che i passeggeri forse non realizzano è che appena si passa attraverso acque internazionali, l’effettivo percorso è in un paese dove non c’è polizia.
Infatti, una volta che si naviga a circa 12 km dalla costa, non si è più protetti dalle forze di polizia del proprio Paese né da quelle del Paese più vicino. Al contrario, per la legge marittima, qualsasi reato commesso è responsabilità della nazione in cui la nave è registrata. Secondo Ross Klein della Canadian University of Newfoundland, più di 20 persone spariscono ogni anno dalle navi da crociera. Il professore di studi marittimi ha documentato 315 episodi simili dal 2000. Molti casi sono dovuti al suicidio, altri agli incidenti, spesso a causa dell’abuso di alcol. “Tuttavia, è preoccupante che in circa il 30 percento di tutti i casi non vi sia alcuna indicazione di cosa potrebbe essere successo ai passeggeri”, ha dichiarato Klein.
A settembre, il cantante Daniel Küblböck è scomparso da una nave da crociera. Il numero di persone che scompaiono in mare suscita notevole preoccupazione, soprattutto quando la maggior parte dei casi riguarda un incidente o un suicidio, con poca o nessuna indagine. Moltissimi passeggeri non è consapevole dei rischi connessi a una crociera, non sanno che una volta che è la nave parte dal porto, si trovano in mare aperto e sotto totale controllo di altri paesi. Non serve a nulla rivolgersi alla sicurezza che si trova a bordo poiché non hanno nessun potere. Alcuni sono ex poliziotti ma altri non hanno alcuna esperienza in fatto di indagini o sul trattamento delle vittime di reati. È inspiegabile che una città galleggiante che ospita fino a 8.000 persone, possa navigare senza forze di polizia o personale addestrato che abbia l’autorità legale dello Stato di bandiera per indagare e arrestare e finché non sarà conseguito questo obbiettivo a soffrirne saranno i passeggeri.