“Certo ci stanno facendo una grande pubblicita’ ma stanno anche creando una grande confusione con questa storia dell’acquisto delle dune di Chia: ieri sono arrivate al centralino del Comune diverse telefonate di persone che volevano sottoscrivere le quote, anche di 100 euro, per salvare un qualcosa che e’ gia’ ampiamente tutelato”. Maria Concetta Spada, sindaco di Domus de Maria nel cui territorio ricadono le famose dune salite alla ribalta nazionale per il progetto di salvataggio dell’associazione ecologista Gruppo di Intervento Giuridico, esprime stupore per un’operazione che considera del tutto inutile.
“Abbiamo individuato la zona, i famosi quattro ettari che sarebbero a rischio”, spiega all’Agi: “Si tratta di un terreno con un fronte mare di 600 metri, sotto il faro di Capo Spartivento nel cui complesso dunale, che e’ recintato, e’ vietato l’accesso. Se qualcuno viene sorpreso all’interno dal corpo forestale passa guai”, assicura. In ogni caso sottolinea il primo cittadino, “i quattro ettari rientrano in un’area piu’ vasta di undici la cui acquisizione al demanio, avviata nel 1986, e’ stata completata nel 2001. Il tutto e’ tutelato e valorizzato con il programma ‘Providune’ finanziato dalla Comunita’ europea. In particolare, per l’area che gli ecologisti vorrebbero tutelare”, rimarca il sindaco, “e’ in fase di completamento l’iter per il decreto ministeriale in base al quale rientrera’ a breve nell’area marina protetta di Capo Spartivento”.
Ad ogni buon conto, Maria Concetta Spada e’ decisa ad andare fino in fondo sulla questione dicendosi “turbata” per il fatto che “si chieda del denaro”. Ieri ha riunito la giunta comunale che ha deliberato di approfondire ogni aspetto tecnico e legale sulla vicenda. Nel frattempo, il sindaco lancia un appello perche’ il centralino del Comune non venga impegnato con richieste, irricevibili, per l’acquisizione di quote.
Fonte: Agi
Dune Chia: dopo l’acquisto degli ambientalisti parte la sottoscrizione