“Un lago svuotato in quarantott’ore, una distesa infinita di fango, lo specchio d’acqua tra Gavoi e Fonni trasformato in una landa desolata. Un paesaggio spettrale conseguenza di una decisione scellerata dell’Enel che per ripicca ha svuotato contro la Regione ha svuotato l’invaso. Lo straordinario paesaggio devastato da uno svuotamento repentino del bacino senza criterio e senza il minimo di buonsenso. Si tratta di un vero e proprio atto di guerra dell’Enel verso la Regione che aveva deciso con una delibera di riappropriarsi della gestione della diga. L’Enel ha,infatti, messo in atto una decisione scellerata alla vigilia del passaggio della gestione dell’invaso alla regione. Si tratta di un gesto irrazionale e incomprensibile anche perché tale capacità idrica costituiva una riserva anche elettrica da utilizzare solo in determinate emergenze”, lo ha detto il leader di Unidos Mauro Pili dopo un sopralluogo svolto sul lago di Gusana.
“Tutto questo si configura ancora una volta come un atto unilaterale, arrogante e ostile di una società pubblica che fregandosene di tutto e di tutti agisce impunemente contro il territorio. Lo sfruttamento di una diga di quelle dimensioni non può essere avvenuta senza autorizzazione e pertanto la regione deve spiegare come è stato possibile che tale atto sia stato compiuto senza il suo avallo – continua Pili – gestire le risorse idroelettriche con tanta superficialità, ignorando anche il periodo prenatalizio con centinaia di turisti ospiti del territorio, costituisce un fatto grave che non può restare impunito. Se la regione avesse dato l’avallo a questo comportamento si confermerebbe un atteggiamento succube verso le lobby energetiche dimostrandosi ancora una volta incapace di governare la risorsa idrica”.
“Spero che le autorità competenti diano immediate risposte su quanto accaduto nel lago di Gusana e vengano immediatamente perseguiti i responsabili di tale gesto – e conclude il leader di Unidos – come se non bastasse l’Enel ha impugnato le delibere della Regione mettendo in atto l’ennesimo tentativo di mantenere il controllo sulle risorse idriche e il settore idroelettrico. Emerge in tutta questa vicenda la pressapochezza di questa giunta regionale incapace di tutelare i diritti della Sardegna mettendo in atto provvedimenti irresponsabili come quelli di affidare la difesa della Regione ad avvocati esterni, esautorando in maniera illegale e illegittima l’avvocatura regionale. Una scelta che costerà cara al Presidente della Regione e agli assessori che impunemente stanno provocando l’ennesimo danno erariale per il quale saranno chiamati presto a risponderne davanti alla Corte dei Conti. Dopo non aver saputo gestire con autorevolezza il passaggio delle risorse idriche alla Regione Pigliaru e compagni stanno generando problemi di ogni genere anche perché non sono stati in grado di affrontare le questioni occupazionali che meritavano attenzione e buon senso. L’Enel si mostra ancora una volta arrogante e prevaricatrice ma si scontra con una regione incapace e negligente. Lo svuotamento del lago di Gusana costituisce un fatto grave che va perseguito sia in fondo”.