“La Regione dimostra per l’ennesima volta di non tenere in nessun conto le istanze dei lavoratori e le conseguenze devastanti del trasferimento all’Enas delle dighe del Taloro, Coghinas e Flumendosa”.
Così i rappresentanti sindacali di categoria, Filctem Cgil – Flaei Cisl e Uiltec Uil, hanno commentato il silenzio totale dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini di fronte alla protesta dei lavoratori dell’Enel, questa mattina in presidio davanti alla sede istituzionale della Regione Sardegna, a Villa Devoto. Con la manifestazione odierna i sindacati di categoria hanno denunciato, ancora una volta, la situazione che si verrà a creare a partire dal 1° gennaio 2019 con il trasferimento all’Enas, deciso unilateralmente dalla Giunta regionale, delle dighe Enel del Taloro, del Coghinas e del Flumendosa con annessi gli impianti di produzione di energia elettrica.
“Un atto unilaterale che – denunciano i sindacati – rischia di far ripiombare il settore idroelettrico in Sardegna nell’incertezza più totale, mettendo in discussione importanti investimenti già pianificati da Enel e precarizzando circa 100 posti di lavoro diretti e numerosi altri dell’indotto”.
“Con questa manifestazione – spiegano i rappresentanti sindacali – vogliamo denunciare alla pubblica opinione questa grave situazione di cui la Regione Sardegna e l’attuale maggioranza al governo si assumerà la responsabilità per le conseguenze che rischia di avere per la nostra isola”.
“Il silenzio dell’assessore Balzarini è l’ennesimo atto di disprezzo di questa Giunta verso i diritti dei lavoratori – commentano i segretari di Filctem Cgil – Flaei Cisl e Uiltec Uil – come organizzazioni sindacali di categoria esprimiamo il nostro dissenso rispetto a questo modo di fare della Regione Sardegna. Non assisteremo impassibili allo smantellamento del settore idroelettrico nella nostra regione e non accetteremo che vengano ignorate in questo modo le legittime richieste dei lavoratori”.