Prescrizione e somministrazione dell’attività fisica come terapia: dalla fase della formazione si passa alla sperimentazione. Nella Assl di Sanluri, capofila per la formazione nel progetto elaborato in coordinamento con l’Assessorato regionale alla Sanità, in primavera prenderà il via la sperimentazione con la prescrizione e la somministrazione dell’attività fisica come terapia.
La settimana scorsa si è concluso il giro di incontri dedicati alla fase della formazione coordinata a livello regionale da Mariano Contu, direttore del Servizio Promozione, Educazione, Comunicazione per la Salute, che mira a dare attuazione al programma P-1.3 di cui all’azione P-1.3.3 del Piano regionale di prevenzione 2014-18. “La formazione ha coinvolto 88 specialisti, tra medici dello sport, oncologi, cardiologi, neurologi, diabetologi, psicologi, nutrizionisti, infermieri e 55 laureati in Scienze motorie con specializzazione in Attività protetta adattata. A seguire partirà la formazione dei medici di medicina generale”, spiega Marco Scorcu, responsabile della Medicina dello Sport della Assl di Sanluri, referente dell’azione.
La sperimentazione prenderà in via prima di tutto nella Assl di Sanluri e a seguire in tutte le altre aree socio sanitarie locali. La sperimentazione di percorsi di prescrizione e somministrazione in modo controllato e tutorato dell’esercizio fisico adattato (EFA) a soggetti “valutati” ad alto rischio clinico si dovrà realizzare, esclusivamente, in ambiente sanitario protetto. Nel territorio verrà svolta attività con “situazioni organizzate” per la somministrazione tutorata dell’esercizio fisico adattato a soggetti “valutati” a medio rischio clinico, pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili come diabete mellito o di tipo 2, sclerosi multipla, carcinoma della mammella e del colon, cardiopatie, realizzata in ambiente extra sanitario, in collaborazione con i gruppi di interesse del territorio (Comuni e Enti di promozione sportiva).