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L’infinita vertenza dei lavoratori Aias si arricchisce di un nuovo capitolo. Ieri, dopo l’incontro-fiume in Prefettura, che vede come protagonisti l’Assessore Arru e dall’altra i vertici dell’Associazione con affianco alcuni sindacati Ugl, Css, Isa e Confintesa, si è giunti a un accordo.

La Regione dovrà continuare ad affidarsi all’Aias per altri sei mesi, fino al 30 giugno 2019. La convenzione, precedentemente revocata, viene dunque prorogata per sei mesi, con una verifica in programma al 31 marzo per accertare la presenza di tutti i requisiti “in merito al pagamento dei salari ai lavoratori”. Un particolare, quello degli stipendi dei lavoratori, nel quale la Prefetta Romilda Tafuri poteva certamente battere di più. L’intesa su quella che può essere definita una “gestione transitoria”, è stata raggiunta grazie all’impegno sottoscritto dalla Regione a versare ad Aias un totale di quattro milioni, tra debiti certificati e prestazioni del 2018.

Un accordo che soddisfa sia Regione, sia Aias: da una parte con la somma erogata dall’Ats l’Associazione potrà pagare due dei 10 stipendi in arretrato ai lavoratori, guadagnando tempo prezioso per cercare di trovare il resto e saldare così il pagamento dei salari. Dall’altra l’Ats organizzerà la creazione della società in House Sas Domus. 

Assenti di lusso le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Usb che da anni protestano contro Aias. Le sigle sindacali, infatti, condividono la linea della Regione della sostituzione della Aias con una società a partecipazione pubblica. Dopo gli sviluppi di ieri, è già stata convocata nei prossimi giorni un’assemblea per fare il punto della situazione.